Buonasera a tutti, cari spettatori...
Riprendono le trasmissioni a reti unificate dalla sede romana, dopo un breve silenzio dovuto ad un doloroso recupero da una serata veramente devastante.
Lo scorso sabato mi trovavo difatti presso la dimora del nobil Conte Skizzo, che ha squisitamente accolto una banda di selvaggi caprerini per il desinare serale insieme alla sua Donna Laura, curatrice del perfetto allestimento della serata.
La cena è trascorsa tra una risata e l'altra, e ciascun commensale conversava amabilmente con tutti gli altri, e nella generale euforia si sono sprecate le bottiglie di champagne che veniva versato nei calici come se piovesse. Come è ben noto, le proprietà alcoliche dello champagne provocano un'ubriachezza allegra per le prime due coppe, salvo poi colpirti alle spalle quando ormai sei oltre la quinta, e non ti sei accorto di essere già arrivato a quel punto; e così è successo che quella che alla fine si è conclusa come una splendida serata passata tra intimi amici si è trasformata d'un tratto in una notte terribile. Dopo essere stati in un locale per salutarci tutti e decidere la data del prossimo incontro, abbiamo pensato bene di passare un pò di tempo all'aria aperta con un freddo polare che mi ha ghiacciato lo stomaco (con il cibo e l'alcool che c'era dentro) e mi ha provocato una congestione bella e buona: mi sono infatti svegliato alle 8 e 10, quattro ore dopo essere andato a letto, con dei crampi terribili e una nausea che proprio non se ne voleva andare e, perdonatemi l'espressione, ho vomitato l'anima per un buon quarto d'ora, e ben mi stava.
Potete quindi immaginare quanta energia avessi in corpo la domenica in giro per bologna, e quanta ne abbia ancora oggi che sono tornato in ufficio, e lo strano stato misto tra delusione e orgoglio per aver fatto la mia prima vomitata a causa (anche) dell'alcool. Ora sì che sono un uomo, non trovate?
Riprendono le trasmissioni a reti unificate dalla sede romana, dopo un breve silenzio dovuto ad un doloroso recupero da una serata veramente devastante.
Lo scorso sabato mi trovavo difatti presso la dimora del nobil Conte Skizzo, che ha squisitamente accolto una banda di selvaggi caprerini per il desinare serale insieme alla sua Donna Laura, curatrice del perfetto allestimento della serata.
La cena è trascorsa tra una risata e l'altra, e ciascun commensale conversava amabilmente con tutti gli altri, e nella generale euforia si sono sprecate le bottiglie di champagne che veniva versato nei calici come se piovesse. Come è ben noto, le proprietà alcoliche dello champagne provocano un'ubriachezza allegra per le prime due coppe, salvo poi colpirti alle spalle quando ormai sei oltre la quinta, e non ti sei accorto di essere già arrivato a quel punto; e così è successo che quella che alla fine si è conclusa come una splendida serata passata tra intimi amici si è trasformata d'un tratto in una notte terribile. Dopo essere stati in un locale per salutarci tutti e decidere la data del prossimo incontro, abbiamo pensato bene di passare un pò di tempo all'aria aperta con un freddo polare che mi ha ghiacciato lo stomaco (con il cibo e l'alcool che c'era dentro) e mi ha provocato una congestione bella e buona: mi sono infatti svegliato alle 8 e 10, quattro ore dopo essere andato a letto, con dei crampi terribili e una nausea che proprio non se ne voleva andare e, perdonatemi l'espressione, ho vomitato l'anima per un buon quarto d'ora, e ben mi stava.
Potete quindi immaginare quanta energia avessi in corpo la domenica in giro per bologna, e quanta ne abbia ancora oggi che sono tornato in ufficio, e lo strano stato misto tra delusione e orgoglio per aver fatto la mia prima vomitata a causa (anche) dell'alcool. Ora sì che sono un uomo, non trovate?
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